I Salmoni, cosa nota a tutti, hanno la grande capacità di nuotare controcorrente per migliaia di chilometri per poter deporre le uova nel luogo di nascita e dare vita, così, alle nuove generazioni. Lo fanno mettendo a rischio la loro vita e, non a caso, per molti di loro il viaggio termina con la morte. Solo i più forti resistono ma, nell’arco della loro esistenza, riescono comunque a compiere al massimo due o tre risalite.
Che ci riescano sembra incredibile anche perché nuotare in senso contrario alla corrente richiede uno sforzo non indifferente. Direi, insomma, che questo è davvero un bel esempio di determinazione e coraggio. I Salmoni si comportano in questo modo perché per loro il ruolo genitoriale è estremamente importante e, proprio per questo, sono disposti a sacrificare tutto per dare seguito alla loro progenie.
Anche in noi esiste, come nel Salmone, una forte spinta alla riproduzione, ma nel nostro caso non riguarda solo la riproduzione biologica, ossia la messa al mondo di figli, ma anche quella creativa, ossia il dare alla luce idee, visioni, progetti.
Noi, però, a differenza dei Salmoni, dopo aver fatto una scelta importante ed imboccato un certo sentiero, spesso ci sottovalutiamo rispetto la nostra capacità di perseguire fino alla fine il percorso anche perché, diciamolo, mantenere la direzione e la perseveranza non ci risulta sempre così semplice.
Il segreto dei salmoni per andare controcorrente
Ma non è che il Salmone ha un segreto che noi non conosciamo? In verità sì. Certo, il Salmone non si scoraggia per quelle che sembrano delle probabilità di riuscita inverosimili e il viaggio che compie presenta molte difficoltà come, ad esempio, cascate da superare e predatori da evitare (che fronteggia facendo dei grandi balzi). Ma ho scoperto che il Salmone, nel suo lungo viaggio, sfrutta la corrente inversa che scorre sotto la superficie dell’acqua.
Per un essere umano andare controcorrente significa fare le cose in modo diverso, inconsueto, originale, anticonformista. È un non accontentarsi delle abituali direzioni di vita quando ci si sente chiamati da percorsi differenti. È un non adattarsi al “è così per tutti e tu non sei certo un’eccezione”.
Quando vuoi sussurrare mentre gli altri urlano, quando vuoi danzare mentre gli altri corrono verso il successo, quando vuoi disegnare e inventare neologismi mentre gli altri guardano uno smartphone, quando vorresti parlare con la luna mentre gli altri parlano del tempo, quando vorresti sdraiarti su un arcobaleno quando gli altri usano le sedie. È dura la vita di noi strani, che viviamo controcorrente.
FABRIZIO CARAMAGNA – scrittore e studioso di aforismi
Ma cosa può significare per noi andare controcorrente contrastando ciò che vorrebbe spingerci nella direzione opposta a quella che vogliamo seguire usando, sapientemente, la corrente inversa?
Non credo che esista una risposta univoca ma, dal mio punto di vista, dato che andare controcorrente può essere faticoso, soprattutto quando sentiamo di non avere il giusto sostegno, può significare approcciarsi alla cosa con una diversa prospettiva mentale.
Quante volte, allineandoti al normale flusso della corrente (cioè al modo comune di pensare ed agire), hai pensato: “Non posso essere/fare/avere questa cosa perché mi manca X” (al posto della X mettici quello che vuoi come, ad esempio, denaro, conoscenze, esperienza pratica, età giusta ecc.). È la “corrente normale”, infatti, che dice ad esempio che senza una certa formazione accademica non puoi fare il lavoro dei tuoi sogni.
Il punto, però, è che il ragionamento “Non posso perché non ho X” rappresenta un vicolo cieco che non permette al tuo cervello di funzionare al meglio delle sue possibilità. Per invertire la rotta, allora, devi sfruttare la “corrente inversa” che ti invita a chiederti invece: “Come posso essere/fare/avere quella certa cosa anche senza X?”.
Solo in alcuni casi non ci sono alternative ad X come quando, ad esempio, volendo fare davvero il medico, sai che non ci sono scorciatoie al percorso universitario per prendere la laurea. Ma se scandagliando il nucleo emotivo del tuo obiettivo di fare il medico scoprissi che lo desideri perché vuoi portare salute nella vita delle persone, ti renderesti conto che ci sono molti modi per farlo che non richiedono per forza la laurea in medicina!