Ognuna di noi, prima o poi, si trova a dover affrontare dei momenti di crisi personale, alcuni prevedibili, altri del tutto inaspettati. Il nostro percorso di crescita, è inevitabile, si caratterizza da un alternarsi di periodi di relativa quiete, in cui c’è stabilità ed equilibrio, e periodi in cui invece ci sentiamo in conflitto e in disarmonia, sia con noi stesse che con il mondo esterno, in caduta libera verso un groviglio di dubbi e di incertezze. Sono momenti di confusione in cui niente sembra avere un reale senso. Abbiamo l’impressione che tutti sappiano esattamente cosa fare e dove andare tranne noi che, totalmente inermi, restiamo immobili completamente pietrificate.

La sensazione è simile a quella di trovarsi al centro esatto di una grande rotonda in cui più strade ci circondano ma, avvolte dalla difficoltà di capire quale sia la nostra direzione, ci sentiamo smarrite e incapaci di muovere un solo passo. Sono momenti in cui ci sentiamo alla ricerca di un qualcosa che però non ci è del tutto chiaro, una scintilla che sappia illuminare l’oscurità in cui sentiamo di trovarci, una sorta di punto fermo nell’impetuosa “tempesta” da cui ci sentiamo investite.

Ogni volta che il vecchio equilibrio della nostra esistenza viene messo in discussione, viviamo una crisi che può essere collegata sia a situazioni interne, di natura psicologica, sia a situazioni esterne legate agli eventi della vita. Sono momenti, dalla durata molto variabile, che ci portano ad osservare noi stesse e il mondo che ci circonda in modo diverso e ad operare nella nostra vita dei cambiamenti, spesso anche radicali.

I cambiamenti vengono normalmente visti come ostacoli destabilizzanti e vissuti con negatività e paura. Ma il cambiamento è necessario alla vita e alla crescita dell’individuo: noi stessi, e tutto ciò che ci circonda, esistiamo grazie ad esso. Ogni cambiamento determina attrito e, inevitabilmente, determina una crisi, ma ciò è indispensabile a rendere possibile la nostra evoluzione interiore.

L’opportunità della crisi personale

È in questi frangenti che possiamo cogliere l’opportunità di attraversare i “filtri” che abbiamo accumulato attorno a noi stesse per immergerci nella nostra natura più vera. Se sapute cogliere, queste occasioni possono davvero smantellare molte delle tue credenze liberandoti da alcuni limiti che ti impediscono di essere soddisfatta di te stessa e della tua vita. Ecco perché la crisi è la grande nemica-amica della nostra esistenza che, pur non rendendocene spesso subito conto, ha la capacità di innescare al nostro interno un profondo e totale mutamento. Alla “chiamata” della crisi è necessario perciò rispondere. Non è possibile ignorarla, fingere che non sia nulla e mentire a se stesse. Per quanto all’inizio possa sembrare difficile, quando meno te lo aspetti, un giorno di colpo ti svegli e ti ritrovi diversa, cambiata, maturata.

La parola crisi ha in sé, nella sua radice, la necessità di trasformazione. Dal greco krino, infatti, significa divido, separo. Rappresenta quindi un momento che separa un modo di essere, di pensare di fare da un altro. Ed è proprio quello che accade perché ci si sente divise, lacerate interiormente, come se una parte di noi andasse in una direzione e l’altra in quella opposta. Veniamo spinte a riconsiderare tutto quello che, fino ad un attimo prima, ci sembrava stabile e solido. Quello che abbiamo costruito, rispetto la nostra vita o un suo particolare aspetto, sembra aver ormai dato tutto ed essere arrivato ad un punto in cui non può più essere portato ad una fase successiva. È qualcosa che, di conseguenza, va lasciato andare. Per poter andare avanti, dobbiamo separarci da quello che non ci serve più.